Diabete a scuola


La FDG, Federazione Nazionale Diabete Giovanile, in relazione all’importantissimo tema della somministrazione dei farmaci a scuola, tiene a rilevare quanto il trattamento del paziente diabetico presenti complessità importanti che lo differenziano dalle altre patologie. Per questo si ritiene che la tematica debba essere affrontata con le adeguate differenziazioni al fine di non escludere i pazienti dal legittimo accesso alla continuità terapeutica e nel contempo tutelarli adeguatamente nella gestione delle emergenze.

Considerazioni generali:

Il diabete presuppone una terapia invasiva, quotidiana, discrezionale, ma anche una potenziale emergenza che prevede una terapia a sua volta invasiva. Ne consegue che:

- La terapia non discrezionale, invocata nel documento ministeriale, non si adatta al diabete (esiste discrezionalità nel definire la terapia in base al livello glicemico e all’alimentazione).

- Non ci deve essere discrezionalità neanche da parte del personale infermieristico eventualmente impegnato nella somministrazione insulinica.

Il Centro di diabetologia dovrebbe fornire al personale scolastico dei precisi target glicemici e delle indicazioni scritte sulla quantità di insulina da somministrare per qualsiasi circostanza.

- La somministrazione di insulina richiede il possesso di particolari cognizioni sanitarie essendo l’insulina classificata come “Farmaco pericoloso”. Si auspica quindi che non vi sia più discrezionalità nella scuola sulle modalità di somministrazione di insulina eseguita sotto la guida e la responsabilità del personale scolastico opportunamente formato sull’argomento.

- È interesse comune che il bambino (di età non inferiore a 8-9 anni, con esperienza di autogestione maturata e verificata durante la formazione, che avviene generalmente anche in occasione di campi scuola) sia pienamente inserito nell’ambiente scolastico senza discriminazioni e la famiglia sollevata dal compito gravoso dell’assistenza sanitaria scolastica.

- Non si tratta adeguatamente la casistica legata ai piccoli di età inferiore agli 8 anni. Per la gestione della loro continuità terapeutica è necessario che le attività di somministrazione dei farmaci siano ASSEGNATE PERENTORIAMENTE al SSN per il tramite delle AASSLL e dei loro servizi di Assistenza Domiciliare Integrata o Assistenza Territoriale;

- Permane il problema della tempistica dell’intervento in emergenza. La valutazione del grado di gravità e la eventuale somministrazione del Glucagone non può essere delegata a personale scolastico (seppure formato e volontario) ma è necessario sia gestita esclusivamente attraverso la chiamata al 118, anche al fine di evitare inutili quanto dannosi ritardi; tutte le linee guida delle emergenze dovrebbero prevedere l’immediato e tempestivo contattato del 118.

- La disponibilità (volontaria) del personale scolastico e la non obbligatorietà nell’intervento, soprattutto nell’emergenza costituiscono una evidente criticità. Il personale scolastico che somministra il farmaco deve usufruire di una copertura assicurativa integrativa a quella prevista nel CCNL con un preciso riferimento alla somministrazione dei farmaci. Se nessuno del personale scolastico fosse disponibile, il documento dovrebbe prevedere con precisione come ci si comporta nella gestione quotidiana e in particolar modo per l’emergenza. Indispensabile, come precisato nel documento, come, anche di fronte ad una terapia autosomministrata, un adulto debba comunque verificarne l’adeguatezza terapeutica.

- Non è precisato quanto sia importante il personale scolastico nella vigilanza sulla corretta somministrazione dei pasti; è fondamentale infatti come il bambino, che ha effettuato la terapia insulinica, consumi la propria porzione, senza grandi discostamenti (non lasciare il proprio cibo nel piatto ma neppure prenderne altro dagli altri).

- Il Dirigente scolastico deve preoccuparsi di diffondere l’informazione a tutto il personale della scuola, compresi i supplenti. - I Centri Regionali di Riferimento, che generalmente svolgono il ruolo principale nella formazione del bambino, della famiglia e del personale scolastico, riteniamo non siano tenuti nella giusta considerazione del ruolo che ricoprono.

Progetto scuola Genova

MODELLO “GENOVA” GESTIONE DEL DIABETE A SCUOLA TERAPIA INSULINICA

Uno dei problemi maggiori da affrontare è rappresentato dalla gestione del diabete in ambito scolastico. Ovviamente la terapia insulinica e il controllo della glicemia capillare vanno mantenuti anche in orario scolastico e la preoccupazione dei genitori è che gli adulti presenti a scuola siano in grado di gestire queste procedure.

Il Servizio di Assistenza Infermieristica Domiciliare e Scolastica rivolto a miniori affetti da particolari patologie della ASL 3 Liguria fornisce una infermiera che svolge tale funzione. Il servizio, nato dall’esigenza di voler favorire la frequenza scolastica dei minori, come tra l’altro previsto dalla normativa vigente in materia (L. 5 Febbraio 1992 n. 104), viene fornito nel periodo scolastico.

 

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